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VivaMenteLido  I 2014

Ars Now al Grande Albergo  Ausonia & Hungaria del Lido di Venezia.

Un altro appuntamento artistico nelle sale del prestigioso Hotel Ausonia & Hungaria organizzato dall'associazione culturale Ars Now di Padova. 

VivaMenteLido è l’ennesimo evento ideato con finalità solidaristica per raccogliere fondi a favore dell'Onlus Amici di Adamitullo: l'associazione che da tempo sostiene finanziariamente, e non solo, i programmi della missione salesiana di Adamitullo, Etiopia. 600 bambini e ragazzi che frequentano le scuole elementari e medie e, da quest'anno, anche il biennio delle superiori. VivaMenteLido è un’idea che nasce dalla passione e dall’entusiasmo del presidente di Ars Now, Mauro Casotto.

Il Lido, la più particolare delle isole veneziane. Ricca di storia, fascino, cultura, architettura, glamour e tradizioni. Tutti elementi per un progetto artistico stimolante. Un percorso fotografico fortemente personalizzato e caratterizzato da un’elevata creatività. Un’ articolazione declinata su tre significative tematiche.

La presenza di un gioiello dell'arte medievale: il cimitero ebraico. A tale proposito nel 1386 la Repubblica di Venezia concesse alla comunità ebraica un terreno a S.Nicolò . oggetto tra l’altro, di disputa con l'omonimo monastero che si risolse  qualche anno più tardi.  Successivamente i frati e la comunità ebraica ebbero modo di collaborare con soddisfazione reciproca.  Esempio di come diversità profonde su valori fondamentali quali quelli religiosi, possano comunque trovare una rispettosa convivenza.  E da qui il primo nucleo del progetto fotografico: cogliere e far emergere per così dire, l'anima degli elementi fisico-architettonici dei luoghi sacri.

Il secondo tema, dal sacro al profano, rivolto alla parte più frizzante ed elettrizzante dell'isola. Quella dell'architettura liberty e dèco,  dei prestigiosi alberghi e della mostra del Cinema. Della incantevole spiaggia rivolta sull'Adriatico con i caratteristici capanni. Luoghi che profumano ancora di poesie e di racconti di insigni letterati e poeti come Goethe, Lord Byron e Thomas Mann, solo per citarne alcuni

Infine, e non poteva mancare, Malamocco: l'antica Metamauco risalente al 600. Già sede dogale veneziana tra gli anni dal 752 all’811. Il delizioso borgo è circondato da un canale traccia dell'antica cinta medievale e caratterizzato da case veneziane dai colori tenui che lo avvolgono in un'atmosfera quasi surreale. I colori, i profumi, il rumore delle onde a Malamocco si fondono con il chiacchiericcio degli abitanti per confondersi un poco più in là, con il lirismo sottile dell’oasi naturalistica degli Alberoni. 

Il progetto è stato sposato con entusiasmo dal Foto Club di Padova. 14 fotografi, motivati e sostenuti dal loro presidente, Mario Dal Molin, hanno saputo interpretare ed esprimere, attraverso le immagini, tutte connotate da una cifra stilistica e creativa molto interessante, un percorso davvero ricco di spunti e di emozioni. Così le foto in bianco e nero, raffinate nell’esecuzione e con variazioni tonali tutte ad esaltare la sacralità dei luoghi, la simbologia degli oggetti, e le profonde emozioni dei fedeli. Un linguaggio sommesso, non intrusivo, diretto a valorizzare l’espressività dei gesti e delle linee architettoniche e non solo. Opere che esaltano la solennità dei referenti attraverso differenti punti di vista, molteplici punti di ripresa e modalità espressive che sfruttano appieno l’alfabeto fotografico. Dieci opere dove la forza della luce e delle ombre esprimono un lirismo raffinato e particolare. E dalla tavolozza del bianco e nero a quella dei colori.  Qui il ritmo si apprezza, si sente, lo si percepisce di primo acchito.  I colori sembrano scorrere nelle vene. Trasmettono entusiasmo e dolci emozioni.  I messaggi sono forti e diversi, talvolta ironici e talvolta metaforici. I temi evidentemente si prestavano a toccare le varie corde della sensibilità fotografica. E gli artisti li hanno interpretati e hanno saputo esprimersi con personalità e con fantasia. E cosi una finestra sulla laguna: è cosi coinvolgente che non vorresti distogliere lo sguardo. Miracolo della semplicità. Gli scatti minimalisti, una pennellata di colore e poche ombre. Una porta ed una finestra incorniciate riescono a sintetizzare le peculiarità di un borgo esprimendosi con il sapiente dosaggio di poche linee e qualche punto, in una composizione attenta e completa.   Immagini  che possono  vivere ed integrarsi con altre, per esprimere un determinato contesto come, in modo opposto, vivere di luce ed identità propria. E’ la creatività dell’autore che riesce a leggere ed interpretare il referente in maniera dinamica. E in questo percorso, i tappetti rossi del Palazzo del Cinema hanno trovato spazio nella maestria di alcuni fotografi.  Hanno saputo con garbo e, talvolta con ironia, cogliere l’attimo.  Immagini davvero felici che riescono ad esprimere il clima, e trasmettere il glamour che avvolge la manifestazione e non lascia indifferente l’osservatore. Esprimono coinvolgimento, come dire: “anch’io ci sono. Sono nella mischia.” Il Lido non può essere Lido senza la sua spiaggia, i suoi prestigiosi alberghi, i personaggi più o meno famosi che lo frequentano. E allora l’obiettivo attento non può tralasciare questi aspetti che sono intrisi di profumo del passato e vivono di presente. E cosi le cabine della spiaggia, non solo cabine fisse ma anche cabine mobili che ondeggiano in stretta sintonia con l’incessante movimento delle onde del mare, o sono quasi una quinta  pronta ad accogliere le movenze ed il profilo di una bella ospite. Infine ci sono  alcuni scatti fotografici degli scorci del borgo, capaci di infondere tutta la magia, una calma, una serenità e un sentimento romantico tanto da far domandare all'osservatore: "sto forse sognando?" Altrettanto enigmatica appare l'interpretazione fotografica dell'austero uomo sulla scalinata di un signorile albergo, avvolto nell'ombra e illuminato a tratti da qualche raggio di luce, quasi a significare: "un ritorno al futuro!!".

A completare il percorso dei fotografi aderenti al Foto Club di Padova, ci sono  anche  le opere  di un fotografo  invitato per l’occasione:   Diego Salvador di Trieste che ha voluto condividere le finalità di solidarietà dell'evento realizzando per questa occasione alcune opere ispirate a Venezia e al suo Lido..


DIEGO SALVADOR




                                                                              Padova, Giugno 2014




 

 
   
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